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Biografie

di Mattia Albera

Oggi morì Ayrton Senna

Andrea De Cesaris

Pilota Ufficiale

Nato a Roma (Italia) il 31 maggio 1959

Andrea De Cesaris nasce a Roma, Capitale d’Italia, il 31 maggio 1959. “Mandringo”, così veniva soprannominato per la sua aggressività e spunti velocistici, inizia giovanissimo ad appassionarsi di Automobilismo Sportivo e inizia corre con i kart nei primi anni Settanta. I risultati non tardano ad arrivare. De Cesaris si distingue in pista per la sua guida veloce e aggressiva. Nel 1976 il pilota romano si aggiudica il Campionato Mondiale Juniores di Kart e il Campionato Nazionale classe 125 cc. De Cesaris venne presto notato dalla Marlboro, Multinazionale del Tabacco, che gli permette di continuare a gareggiare nelle categorie successive. Si recò, ventenne, in Inghilterra, dove giunse secondo nel Campionato di Formula Vandervell 1979 aggiudicandosi sei gare alla guida della March-Toyota. L’anno seguente, il pilota romano si classificò al quinto posto nella categoria Euro Formula 2.

Andrea De Cesaris debutta in Formula 1 al Gran Premio del Canada 1980, disputato sul circuito di Montreal, al volante dell’Alfa Romeo 179C in coppia con il pilota italiano Bruno Giacomelli. Dopo un’impressionante Qualifica (ottava posizione in Griglia di Partenza), in gara De Cesaris è costretto al ritiro all’ottavo passaggio per un problema al cambio della sua monoposto. Il debutto del pilota romano è più che positivo. Al Gran Premio degli Stati Uniti, ultima Prova Stagionale a Watkins Glen, De Cesaris continua ad impressionare in qualifica, dove ottiene la decima posizione nelle posizioni di testa. Ma la sua gara dura ancora lo spazio di pochi giri: al secondo passaggio viene tamponato da una monoposto avversaria ed è nuovamente costretto al ritiro.

Nel 1981 Andrea De Cesaris viene ingaggiato dal Team Marlboro McLaren. La Squadra inglese è passata nelle mani del nuovo Direttore Ron Dennis e del Direttore Tecnico John Barnard. Grazie all’appoggio della Marlboro, Sponsor principale del Team, De Cesaris non ha problemi ad inserirsi alla McLaren. Andrea viene affiancato dall’esperto pilota irlandese John Watson. Con una monoposto problematica come la McLaren-Ford M29F, per De Cesaris si annuncia una Stagione difficile. In pista, Andrea non si risparmia. È veloce e competitivo ma commette numerosi errori. Spesso le sue gare terminano con deludenti risultati oppure, nel peggiore dei casi, in catastrofici incidenti. Al Gran Premio di San Marino a Imola, De Cesaris conquista al termine della gara un prezioso sesto posto. È il suo primo piazzamento a punti in Formula 1. Al Gran Premio di Monaco la McLaren porta in pista il rivoluzionario modello Mp4/1 dotato di monoscocca in fibra di carbonio. De Cesaris si scontra nel corso del primo giro con il pilota americano Mario Andretti (Campione del Mondo di Formula 1 1978), alle sue ultime partecipazioni al volante dell’Alfa Romeo. Andrea è velocissimo in Prova, ma in gara continua a distruggere monoposto. Si cerca di capire perché: ha un singolare tic che gli fa rovesciare letteralmente le pupille in alcuni momenti. Si diceva che in concentrazione questo non avvenisse. Ma forse (e fu “filmato” in un momento di pupilla bianca in piena curva) era proprio quello il tallone d’Achille di Andrea. In quegli attimi perdeva un minimo di controllo ed ecco certe ingiudicabili e impensabili uscite di strada. Per Ron Dennis si oltrepassò il limite! A fine Stagione Andrea viene messo alla porta per far posto al pilota austriaco Niki Lauda, al suo rientro in Formula 1 dopo i due Titoli Piloti conquistati con la Ferrari. L’esperienza di De Cesaris convince Ron Dennis a non ingaggiare mai più piloti italiani. Infatti, Andrea resta l’ultimo pilota italiano che ha portato una monoposto McLaren in gara.

Conclusa la deludente Stagione 1981 alla McLaren, De Cesaris torna alla Scuderia Alfa Romeo, Squadra che lo aveva lanciato in Formula 1 un anno prima. È un grande rientro. Al Gran Premio degli Stati Uniti West, terza prova Stagionale, De Cesaris conquista la sua prima e unica Pole Position della Carriera davanti a Lauda. La cavalcata verso la vittoria del pilota romano a Long Beach si conclude al 33° giro per un’uscita di strada. Ma la monoposto, l’Alfa Romeo 182, si rivela presto veloce ma inaffidabile. De Cesaris conquista un sorprendente terzo posto al Gran Premio di Monaco (nonostante una carenza di benzina all’ultimo giro) dietro al vincitore Riccardo Patrese (Brabham-Ford) e al secondo classificato Didier Pironi (Ferrari). De Cesaris è velocissimo sui circuiti cittadini. Tra i grattacieli di Detroit, il pilota romano centra un grandioso secondo posto al termine delle Prove Ufficiali. De Cesaris conquista un sesto posto a Montréal ma la Stagione prosegue con altri incidenti.

L’anno seguente la Stagione di De Cesaris è condizionata nuovamente dalla scarsa affidabilità della nuova Alfa Romeo 183T a motore V8 turbo. L’unica soddisfazione per il pilota romano è il secondo posto conquistato al Gran Premio di Germania a Hockenheim dietro al vincitore René Arnoux su Ferrari. Nonostante tutto, la Stagione termina in positivo con il quarto posto a Brands Hatch (Gran Premio d’Europa) e il secondo posto a Kyalami (Gran Premio del Sudafrica). Nell’ultima prova Stagionale, il pilota romano conquista la piazza d’onore sul podio tra le due Brabham-BMW di Patrese e Piquet, nuovo Campione del Mondo di Formula 1.

Nel 1984 De Cesaris passa alla Squadra francese Ligier, che schiera in gara il modello JS23 a motore Renault V6 Turbo. Il pilota romano si piazza in zona punti a Kyalami (quinto) e a Imola (sesto). La monoposto francese si rivela difficile e problematica, ma De Cesaris getta nell’ombra il compagno di Squadra François Hesnault e assume il ruolo di prima guida alla Ligier. L’accordo con la Casa francese prosegue anche l’anno successivo. De Cesaris conquista gli unici punti Stagionali a Montecarlo dove giunge quarto al traguardo. Ben presto, le prestazioni di Andrea sono oscurate dal pilota francese Jacques Laffite, un veterano della Formula 1. Dopo il Gran Premio d’Olanda a Zandvoort, De Cesaris viene appiedato dalla Ligier per far posto al giovane pilota francese Philippe Steiff.

A sorpresa, nel 1986 Andrea De Cesaris viene ingaggiato dalla Scuderia Minardi. La Squadra di Faenza schiera in gara il modello M185B fornita con Motori Moderni V6. De Cesaris è affiancato dal pilota senese Alessandro Nannini, al suo debutto ufficiale in Formula 1. La monoposto accusa ogni genere di problema. De Cesaris riesce a terminare una sola gara su quindici disputate. A Montecarlo non riesce neppure a qualificarsi. In Ungheria arriva il nuovo modello M186 ma la musica non cambia. L’unico piazzamento in gara di Andrea è l’ottavo posto conquistato al Gran Premio del Messico, un risultato che sa di miracolo.

L’anno successivo, deluso dalla sua breve avventura alla Minardi, De Cesaris passa alla Scuderia inglese Brabham sul viale del tramonto. La Squadra, un tempo gestita da Bernie Ecclestone, è in crisi profonda. Dopo l’infelice progetto Brabham BT55 “sogliola”, la Squadra schiera il modello BT56 più convenzionale. De Cesaris approda in Squadra in sostituzione del pilota inglese Derek Warwick dopo la morte di Elio De Angelis, avvenuta un anno prima in un incidente sul circuito di Le Castellet. Con ardore e grinta, De Cesaris conquista un sorprendente terzo posto al Gran Premio del Belgio a Spa-Francorhamps, dietro alla coppia McLaren-TAG Porsche Prost-Johansson. Andrea paga ancora lo scotto dell’inaffidabilità della monoposto inglese e non riesce a terminare neanche una gara. Riesce a giungere al traguardo soltanto nell’ultima gara in Australia, dove si classifica all’ottavo posto. A fine anno, la Brabham chiude temporaneamente i battenti in assenza di potenziali Sponsor e in piena crisi finanziaria.

Rimasto a piedi, De Cesaris passa alla neonata Scuderia Rial (ex Team ATS). Nella Stagione di Formula 1 1988, Andrea lotta con tenacia contro i problemi di affidabilità della monoposto. A Detroit conquista il quarto posto assoluto al termine di una gara costellata da ritiri delle monoposto avversarie. Si classifica dietro al dominante duetto Senna-Prost su McLaren-Honda e Thierry Boutsen (Benetton-Ford).

Nel biennio 1989/90, Andrea De Cesaris passa alla Scuderia Dallara in coppia con il pilota italiano Gianni Morbidelli. Guida una monoposto, la Dallara BMS 189, decisamente più competitiva delle predecessori. De Cesaris porta la monoposto al terzo posto nel Gran Premio del Canada 1989 a Montréal dietro alla coppia Boutsen-Patrese su Williams-Renault. De Cesaris conquista un buon terzo posto durante le Prove di Qualificazioni del Gran Premio degli Stati Uniti 1990 a Phoenix Park. Le due Stagioni alla Dallara sono comunque sofferte.

Nel 1991 Andrea De Cesaris passa in forza alla neonata Squadra Jordan Grand Prix, al suo ingresso in Formula 1 dopo i successi ottenuti in Formula 3000. Al volante della Jordan-Ford 191, De Cesaris disputa finalmente un eccellente Campionato. Al Gran Premio del Brasile a Interlagos taglia il prestigioso traguardo dei 100 Gran Premi. I risultati, con una monoposto semplice, affidabile e ben costruita, non tardano ad arrivare. In Canada conquista il quarto posto dopo una gara costellata dai ritiri di Berger, Senna, Alesi, Prost e Mansell. Il maturo De Cesaris si ripete due settimane dopo in Messico, malgrado debba scendere dalla vettura e spingerla fino al traguardo, e successivamente in Francia e Germania. È la sua miglior Stagione in Formula 1. Durante il week-end del Gran Premio del Belgio 1991, De Cesaris venne affiancato da un giovane pilota tedesco al posto di Bertrand Gachot (clamorosamente arrestato in Gran Bretagna): si tratta di Michael Schumacher, al suo debutto in Formula 1. Proprio a Spa-Francorchamps, De Cesaris potrebbe centrare il colpaccio della Carriera: è in seconda posizione a pochi giri dal termine, e sta insidiando Ayrton Senna, in crisi con la sua McLaren-Honda. L’illusione terminò con un guasto tecnico a poche tornate dal termine. Uno sconsolato Andrea si fermò a bordo pista e non poté trattenere le lacrime per la delusione. In Classifica Finale, Andrea si piazza in nona posizione con nove punti all’attivo.

Nel biennio 1992/93, Andrea De Cesaris passa alla Scuderia Tyrrell in coppia con il pilota giapponese Ukyo Katayama, pupillo della Yamaha. Accolto a braccia aperte da Ken Tyrrell, nel 1992 disputa una buona Stagione, dove conquista due quinti posti (Messico e Canada), un sesto posto (Italia) e un quarto posto (Giappone), frutto di impegno, fatica ma soprattutto grinta. L’anno successivo De Cesaris e Tyrrell deludono nuovamente. A fine Stagione, il pilota romano viene sostituito dal pilota britannico Mark Blundell e resta a piedi.

Nel 1994 De Cesaris rimane inesorabilmente a piedi, ma inaspettatamente arriva la chiamata da parte della Squadra Jordan per disputare due Gran Premi (San Marino e Monaco) in sostituzione del pilota irlandese Eddie Irvine, squalificato dalla FIA per aver innescato un incidente multiplo ad Interlagos. De Cesaris conquista un quarto posto a Montecarlo al volante della Jordan-Hart 194. Al rientro di Irvine, Andrea resta di nuovo a piedi, ma ancora per poco. Viene ingaggiato dalla Scuderia elvetica Sauber in sostituzione del pilota austriaco Karl Wendlinger, rimasto in coma dopo il terribile incidente a Montecarlo. De Cesaris viene affiancato dal giovane pilota tedesco Heinz-Harald Frentzen. A Montréal, De Cesaris festeggia i 200 Gran Premi ed entra nel “Club” dei piloti più anziani della Formula 1 insieme a Patrese, Piquet, Berger, Schumacher e Alesi. Il suo unico risultato conquistato al volante della Sauber-Mercedes C13 è il sesto posto al Gran Premio di Francia a Magny Cours. La sua ultima gara in Formula 1 è il Gran Premio d’Europa 1994 a Jerez, in Spagna. Poco dopo, la Sauber decide di appiedarlo per far posto al rientrante pilota finlandese JJ Lehto. È la sua ultima Stagione in Formula 1.

Nel 2006, Andrea De Cesaris ha effettuato il proprio rientro nel mondo delle competizioni automobilistiche partecipando alla nuova Categoria GP Masters, una nuova competizione che ha visto la partecipazione di grandi piloti di Formula 1 del recente passato del calibro di Eddie Cheever, Riccardo Patrese, Jacques Laffite, Hans-Joachim Stuck, René Arnoux, Nigel Mansell, Stefan Johansson, Jan Lammers, Eliseo Salazar, Emerson Fittipaldi, Derek Warwick, Patrick Tambay e Christian Danner.

Nel corso degli anni, De Cesaris si è dedicato al windsurf e al golf, le sue grandi passioni dopo le corse. Attualmente, il pilota romano vive a Roma e a Montecarlo con la moglie Angela insieme agli animali che alleva.

LA CARRIERA IN FORMULA 1

Debutto: Gran Premio del Canada 1980 (Montréal) su Alfa Romeo 179B

Ultima gara: Gran Premio d’Europa 1994 (Jerez De La Frontera) su Sauber-Mercedes C13

 
GP disputati  208 Stagioni  15
Pole Position  1 Giri Più Veloci  1
Punti  59    

Piazzamenti a punti

    2   3   7   4   6       

CAMPIONATO DEL MONDO DI F.1

Anno

Team GP PP GPV Vittorie Posizione finale

Punti

 1980 

 Alfa Romeo 179B  2      

  

  

 1981 

 McLaren-Ford M29F, MP4/1  14      

 18° 

 1 

 1982 

 Alfa Romeo 179D/182  16  1    

 17° 

 5 

 1983 

 Alfa Romeo 183T  14    1  

 8° 

 15 

 1984 

 Ligier-Renault JS23  16      

 18° 

 3 

 1985 

 Ligier-Renault JS25  11      

 17° 

 3 

 1986 

 Minardi-Motori Moderni M185B/M186  15      

  

  

 1987 

 Brabham-BMW BT56  16      

 14° 

 4 

 1988 

 Rial-Ford ARC1  16      

 15° 

 3 

 1989 

 Dallara-Ford F189  15      

 16° 

 4 

 1990 

 Dallara-Ford F190  15      

  

  

 1991 

 Jordan-Ford 191  15      

 9° 

 9 

 1992 

 Tyrrell-Ilmor 020B  16      

 9° 

 8 

 1993 

 Tyrrell-Yamaha 020C/021  16      

  

  

 1994 

 Jordan-Hart 194        

  

  

  

 Sauber-Mercedes C13  11      

 19° 

 4 

* Fuori dalla parentesi i punti ritenuti validi ai fini iridati

 

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